Teatro

Itinerante e partecipata: "La bella stagione" milanese della Compagnia Corrado d'Elia

Corrado d'Elia
Corrado d'Elia

5 spettacoli in 4 sale teatrali: la nuova stagione teatrale della Compagnia Corrado d'Elia è un progetto culturale innovativo all'interno del panorama teatrale milanese

Scorrevole e concettualmente intensa la Conferenza stampa di Corrado d’Elia, tenuta a Milano a Palazzo Marino, per  presentare la programmazione 2018-2019 dal titolo La bella stagione, che lascia immediatamente intendere un cambiamento, una crescita rispetto alle precedenti. La stagione teatrale di Corrado d'Elia sarà composta da 5 spettacoli in 4 teatri differenti di Milano.

Gli "Assurdi" del teatro secondo d'Elia

Oltre a Corrado D’Elia, sono intervenuti l'Assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno, il Direttore Artistico del Teatro Pubblico Ligure Sergio Manfredi ed il critico teatrale Renzo Francabandera.

L'introduzione dell’Assessore Del Corno si incentra subito sul cambiamento della relazione pubblico/teatro che si sta verificando nella città di Milano, dove il tradizionale legame del pubblico con un solo luogo teatrale lascia spazio ad una diversificazione di punti, e il pubblico tende a riconoscere una proposta attoriale e/o registica anche se questa non si collega direttamente ad un solo sito specifico.
 

Sergio Manfredi - Corrado d'Elia - Filippo Del Corno


Partendo da una riflessione sulla situazione attuale del teatro italiano fatta di contraddizioni, Corrado d’Elia espone una serie di punti dai quali si è ispirato per dare vita al suo progetto culturale: "Ogni punto è quasi "un assurdo", sottolineando la mancanza di congruenza di idee nel settore teatrale. In particolare la diminuzione delle risorse a favore dell’arte, nonostante i teatri siano sempre più performativi, con il conseguente taglio sulla proposta artistica ed indebolimento della direzione artistica. Segnalo inoltre la presenza spesso di “Stagioni fotocopia”, in cui la direzione artistica è molto debole o quasi assente, la direzione dà dignità all'arte, ma in questi casi l’arte conta poco, c'è quindi la mancanza di una visione d’insieme e di una programmazione sul lungo periodo." 

In tema di rigidità del sistema teatro, che non tiene conto dell’evoluzione nel comportamento del pubblico di oggi, d'Elia prosegue: "Il pubblico gode di un’ampissima offerta culturale, ha la possibilità di scegliere e di spostarsi continuamente in base ai propri desideri. Ecco il motivo per cui anche gli abbonamenti alle stagioni sono in netta diminuzione. I teatri sono oggi costretti a svendere i propri spettacoli pur di riempire le loro platee". 

 

La bella stagione, da semplici spettatori a compagni di viaggio

A fronte di questo ampio e anche condivisibile ragionamento, Corrado d'Elia ha deciso di cambiare radicalmente la sua proposta teatrale, creando “La bella stagione” come esempio di innovazione: 5 spettacoli in 4 sale teatrali milanesi, “Luoghi che raccontano storie e storie raccontate in luoghi”.

Ma la vera novità della stagione che vuole essere un segnale di cambiamento nel mondo teatrale, che tende ad annullare la distanza tra palco e platea, è la formula di abbonamento con la quale ogni spettatore è chiamato a prendere parte in tutte le fasi di sviluppo degli spettacoli: ogni abbonato avrà la possibilità di assistere attivamente alla nascita dell’idea di ogni spettacolo della stagione, all'ideazione, alla creazione e poi la parte successiva dell’allestimento ed infine messa in scena. Lo spettatore diventa quindi “attore” attivo nella quotidianità operativa.
 

Ecco gli spettacoli che la Compagnia Corrado d'Elia porterà in scena:

Don Chisciotte (info - date - biglietti)
Dal 27 novembre al Teatro Leonardo di Milano

Iliade (info - date - biglietti)
Dall'11 gennaio ad Alta Luce Teatro di Milano

Cirano De Bergerac (info - date - biglietti)
Dal 4 febbraio al Teatro Menotti di Milano

Non chiamatemi maestro (info - date - biglietti)
Dal 19 marzo al Teatro Arsenale di Milano

Io, Vincent Van Gogh (info - date - biglietti)
Dal 9 maggio al Teatro Leonardo di Milano
 

Articolo di Stella Crapanzano